La DISTANZA assoluta in geografia è quella separazione di tipo spaziale che si viene a determinare tra due punti nella superficie terrestre.
Possono le distanze che ci separano annullarsi attraverso uno scambio di sguardi, una voce, condividendo nel movimento ISTANTI di autentica profondità nonostante la bidimensionalità di uno schermo e la mancanza del contatto corporeo? Può la qualità della presenza e della relazione attraversare le stanze che ci dividono?
Nessuna di noi, immaginiamo, avrebbe pensato che la DMT dovesse e potesse esprimersi da remoto e che quest’ultimo sarebbe stato per molto tempo l’unico mezzo per continuare a esistere.
Questo report nasce dal workshop offerto nel corso della Settimana Nazionale della DMT APID® 2020; non ha il carattere di un’interpretazione o di un giudizio, è solo una fotografia e una mappa per continuare il nostro viaggio nella DMT, uno stimolo per dare movimento e fiducia e per riattivare le idee che questa pandemia sembra avere cristallizzato bloccando in molte di noi il processo creativo e vitale.
(articolo depositato codice Patamu 142396 - tutti i diritti riservati)
“E la trama che mostra come tutto sia connesso e abbia senso...
Ciascun personaggio, nel suo individuarsi, porta con se la sua trama,
scrivendo la sua storia in avanti e a ritroso.”
J.Hillman
L’obiettivo della riabilitazione, così come definito dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), è restituire all’individuo, affetto dalla patologia di Alzheimer, la capacità di occupare, con i propri mezzi , una posizione, la più normale possibile, nella società.
Il senso dell’intervento con le Arti terapie è la “felicità” possibile del paziente, ovvero non il risultato ma l’esperienza, passando da un concetto di cura finalizzata alla guarigione a quello di cura inteso come prendersi cura che, in senso psicodinamico, rimanda a concetti come sostegno, contenimento e accudimento.
Il percorso integrato di Arte Terapia e Danza Movimento Terapia si prefigge lo scopo di riattivare il processo di relazione intrapsichica e interpersonale, la competenza emotiva, favorire la socializzazione e, attraverso il processo artistico, offrire uno spazio di espressione del Sé in una modalità protetta e rispettosa della particolare condizione di fragilità nella quale la persona, cognitivamente compromessa, vive.
Articolo pubblicato su CASA NOSTRA periodico quadrimestrale della Fondazione Casa Cardinale Maffi Onlus – Anno III n. 1 Gennaio-Giugno 2015 pagg. 13-17
Foto Angelo Liuzzi
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